venerdì 30 aprile 2010

tacchi a spillo

preparo il letto
e
gioco con lo smalto
cerco di far trascorrere
queste venti ore che mi separano da te
fremente e impaziente
ti aspetterò
ascoltando
il ticchettio
dei miei
tacchi a spillo

sabato 24 aprile 2010

"la libertà porta responsabilità"

...fretta, scadenze, frenesia, orari, ansia...
nelle ultime 22 ore ho deciso di mettere in pratica l'ozio.
il dolce non far nulla applicato alle ore del giorno che scorrono di solito talmente rapide da non farci assaporare la pienezza della vita.
nel mio esperimento la guida fondamentale è stata il libro "l'ozio come stile di vita" di Tom Hodgkinson.
man mano che scorrevo le pagine mi sono resa conto di come mi stessi velocemente abituando all'ozio applicato.
quell'oziare da sempre considerato negativamente da tutto il mondo veloce che ci circonda, come se prendersi una pausa per riflettere e assecondare la propria mente sia il male assoluto.
bé, la mia giornata, nonostante l'abbia passata sola in una casa nuova che sto cercando di sentire anche mia pian piano, è stata più che produttiva a livello celebrale.
alzarsi dal letto dopo almeno un'ora di pensieri intensi sulla vita, passeggiare senza uno scopo apparente, bere una birra alle sei del pomeriggio ("c'è una sublime magia nel primo bicchiere della sera. Il cocktail, la birra o il vino vanno dritti al sistema nervoso, senza essere impediti dal cibo."), una bella cena accompagnata da vino rosso continuando a leggere nel silenzio di una casa vuota, una sigaretta, fumata per puro piacere senza quel velo di negatività che aleggia intorno a qualsiasi cosa porti beatitudine nella nostra esistenza.
fermarsi un attimo e capire...questo è stata la giornata che pian piano si avvia verso il termine.
e in tutto questo riesco finalmente anche a cogliere il perché il mio uomo, lontano km e km da me, ami così tanto passare interi weekend a pescare carpe in riva a un lago con il fango fino alle ginocchia: "...pescare è una maniera meravigliosa di non far nulla. Pescare legittima l'ozio.".
non sto predicando di lasciare tutto e dedicarsi al dormire, sono l'ultima persona a poter dare insegnamenti, ma credo che fermarsi ogni tanto possa rinvigorire animo e, indubbiamente, dare linfa nuova alle idee che sgorgano dalla nostra mente.
...provare per credere...

martedì 20 aprile 2010

passeggiando

passi nuovi
si rincorrono
sotto il sole d'aprile
l'animo si scalda
e
gli occhi assaporano aria diversa
su e giù per vie sconosciute
imparo a orientarmi
nella mia vita
cercando una guida
capisco
di esserlo io stessa
per me

mercoledì 14 aprile 2010

growup

è arrivata una telefonata poco fa, una telefonata dell'amica di sempre, dell'amica alla sex&the city, di quella con cui parli e hai parlato di tutto senza censure.
una telefonata come tante, pensavo, finché, appena riattaccato mi sono resa conto di quanto le cose stiano velocemente mutando.
mi ha parlato di una proposta di lavoro, nuova e inaspettata, arrivata oggi a quattro giorni dalla sua laurea.
mi ha parlato di un'azienda di traduzioni in crescita, di uno stipendio, di 50 km al mattino e 50 alla sera, di un profilo professionale...
e pensare che aveva il terrore di non saper dove sbattere la testa appena finiti gli studi.
e lì, mentre la ascoltavo contenta e attenta, mi è piombato addosso come un leggiadro macigno il nostro diventare adulti, il nostro non poter più nasconderci dietro i libri e le paghette dei genitori, il nostro dover trovare una strada che sarà nostra e solo nostra e che inevitabilmente ci porterà lontano da quello che eravamo e da chi avevamo accanto...
la strada che in fondo mi ha portato qui, anche se i libri e le "paghette" le ho ancora...
mi trovo spaesata e al tempo stesso entusiasmata da tutto questo cambiare veloce.
la strada che ho scelto mi piace e le opportunità ora sono molte, ma se mi fermo a pensare a tutti quei momenti passati a sragionare su vestiti e sesso, su libri e paranoie, su politica e viaggi fatti e da fare, avvolte da nuvole di fumo e vapori di birra non posso non mettere in pausa e tornare indietro 10, 100, 1000 volte per riassaporare di nuovo la perfezione di certi attimi.


lunedì 12 aprile 2010

numeri&lettere


navigando tra i blog scorro parole dolci e forti, impegnate e profonde o anche semplici e a tratti frivole, ma tutte con un filo invisibile che le lega e le rende possenti.
ed è lì, di fronte a questa energia, che mi sembra di non saper più scrivere, di aver smarrito quel filo invisibile che legava i miei pensieri quando con carta e penna cominciavo a solcare le righe.
anni di numeri e formule e numeri e anche lettere, che però non formano parole, ma che dentro la testa di quelli come me hanno tutto un, se vogliamo affascinante e imponente, significato.
un descrivere il mondo tramite simboli che ho paura abbia seppellito la mia capacità di usare la magia delle parole.
adorerei far rivivere quel saper mostrare, attraverso le sole parole, la bellezza...

F = m*a
E = m*c^2
L10 = (C/P)^p

...devo essere sincera però: io la vedo anche così...


domenica 11 aprile 2010

attimi



tornare a casa e sentire i luoghi di una vita così lontani già dopo solo un mese da quando sono partita ha creato uno spazio semi allucinato dentro la mia testa.

la sensazione che certe cose non mi siano mai appartenute veramente,

che certe persone non siano mai state quello che pensavo,

che certi luoghi in fondo non sono poi così importanti
è a tratti sconvolgente.

ma ancora più sconvolgente è la contemporanea sensazione esattamente opposta a questa:

molto più breve, quasi un lampo ogni tanto,
che fa apparire tutti quei meravigliosi ricordi legati a 25 anni di vita passati in quella piccola città piantata in mezzo all'Italia.

li vedo, li sento, li assaporo
e poi rapidi spariscono
molto più in fretta di come sono arrivati
ed ecco che la mia mente torna alla realtà,
una realtà che si è così modificata che fatico a riconoscerla.

alla fine però mi chiedo se non sia io ad aver modificato me stessa tanto da non capire più ciò che prima era cristallino...?!