ho sentito la necessità di riportare un piccolo estratto del libro, giusto uno spunto di riflessione.
da "la scommessa della decrescita" di Serge Latouche:
"(...) E' invece più difficile smascherare la manipolazione fatta dalla pubblicità e gli effetti della sua denuncia sono ancora più limitati. In alcuni casi, la manipolazione consapevole e sistematica raggiunge livelli di cinismo difficilmente superabili, come testimoniano le tristemente note dichiarazioni del direttore dell'emittente privata francese TF1, Patrick Le Lay: "Ci sono molti modi di parlare in televisione. Ma all'interno di una prospettiva di 'business', dobbiamo essere realisti: fondamentalmente, il compito di una televisione come la nostra, è aiutare Coca-Cola, per esempio, a vendere il suo prodotto. Ora, affinché un messaggio pubblicitario sia percepito, è necessario che il cervello del telespettatore sia disponibile. Le nostre trasmissioni hanno il compito di renderlo disponibile divertendolo e distraendolo tra un messaggio e l'altro. Noi vendiamo a Coca-Cola tempo di cervello umano disponibile"."
lascio le riflessioni a voi che per caso capiterete da queste parti, da parte mia posso solo dire che da quando non ho più la televisione sto decisamente meglio.
concordo con la tua ultima riflessione. E la citazione del libro di Latouche mi rattrista non poco...
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