giovedì 11 marzo 2010

read and write, write and read

Qualche volta mi perdo in questo vorticare di immagini, suoni, parole che scorrono rapide nel web.
Ho sempre preferito la carta alla tastiera, i rullini alle schede di memoria, i cd ai lettori mp3.
Questo però non è "al passo con i tempi", non è abbastanza "cool" e allora eccomi qua: china su un pc troppo vecchio e lento per poter uscire da questa piccola stanza, a scrivere o meglio, a tentare di razionalizzare una vita cominciata appena 11 giorni fa.
Dopo una lunga pausa in cui i giorni si susseguono uguali e il pensare di fuggire via è diventato il solito sottofondo tra un pensiero e l'altro, ritrovarsi catapultati nella nuova realtà che ormai avevo quasi smesso di sognare toglie il respiro.
Non so bene perché ho sentito la necessità di creare un blog invece di continuare a scrivere i miei pensieri in un moleskine, forse ogni tanto bisogna un po' cambiare, creare e ricrearsi...
Penso si scriva sempre perché qualcuno prima o poi legga, la differenza sta nella certezza: se scrivo in un taccuino nero che mi porto sempre appresso sono consapevole che prima o poi qualcuno potrebbe aprirlo e perdersi nelle mie follie quotidiane ma, potrebbe anche non succedere mai.
Scrivere un blog mi porta ad avere quella certezza intrigante che qualcuno, da qualche altra parte sta scorrendo queste righe.
"Roba trita eh?!"
Può darsi, ma in fondo la mia vita è cambiata solo ora e questo poi, è solo il primo post...

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