lunedì 31 maggio 2010

O___O....allibita....

mi ha insegnato la mia sorellina sedicenne a fare una faccina come quella del titolo...qualche volta mi sento un po' vecchia (...), ma non voglio parlare di questo.
ho, da un paio d'ore, cominciato a cercare un nido per la vacanza che mi farò a fine agosto con la mia metà.
quest'anno abbiamo optato per la Sardegna, l'incantevole Sardegna, l'isola dei sogni e dei miei bei ricordi di tempi andati quando in vacanza andavamo ancora tutti insieme: papone, mamma, fratello e sorella più piccoli, lo zio matto e la/le nonne.
l'isola dalle sabbie che sembrano neve e dalle acque cristalline...insomma tutti sapete di che parlo!
bé...ho cominciato a chiedere un po' di prezzi e volete sapere perché sono allibita?!
qualcuno ha appena avuto il coraggio di chiedermi 1200 € per un monolocale di 30 metri quadri probabilmente semi-interrato e con una finestra minimal-chic con vista cuccia del cane....
nessuno si azzardi a venirmi a dire che è normale, che è la stagione, etc. etc.
è solo scandaloso!
...comincio a pensare che non dovrebbe andare più anima viva...
la sottoscritta si mette ovviamente in prima fila!
se non troverò nulla di umano cercherò di disdire una nave prenotata secoli fa (perché i prezzi erano già ridicoli) e mi organizzo fuori dai confini nazionali.
dovrei averlo capito ormai che in questo paese non c'è più nessuna speranza...

martedì 18 maggio 2010

disfunzioni

qualcuno mi sa spiegare perché un computer appena comprato dovrebbe non funzionare? per il sadico gusto di farmi impazzire...si, probabilmente è così: le macchine hanno cominciato a ribellarsi e prima di prendere il sopravvento finale ci sfiancano cosicché non avremo più la forza di contrastare le nostre stesse creazioni! è solo la fine, non abbiate paura!!
fatta questa piccola introduzione cambio argomento perché altrimenti penso che prenderò a martellate qualcosa e non mi sembra il caso vista l'ora (anche se devo dire che i miei vicini con l'appartamento da ristrutturare la mattina cominciano alle 7, quindi volendo...).
basta sto divagando...la tecnologia mi fa perdere il filo...
in realtà il titolo del post stava ad indicare non le disfunzioni tecnologiche di cui sono stata vittima negli ultimi due giorni, ma piuttosto quelle "fisico-mentali" di cui io e un folto gruppo di amici siamo stati vittime tra sabato notte e domenica dopo la Festa dei Ceri di Gubbio.
sinceramente non so quanto questa festa sia conosciuta fuori dall'Umbria, ma posso dirvi che a Gubbio è un evento di cui si parla tutto l'anno (6 mesi di come è andata la corsa dell'anno prima e 6 mesi di come andrà quella dell'anno dopo)!
in cosa consiste? bé, in tre parole tre santi, tre "squadre"che portano in spalla tre ceri altri qualche buon metro in giro per il centro di Gubbio e poi su fino alla basilica in cima al monte.
una corsa senza sorpassi, una follia da vivere fino in fondo, da forestieri però, quindi stando ben attenti a non intralciare nessuno che abbia pantaloni bianchi, cinta rossa e camicia gialla o blu o nera.
e dopo la corsa le campane suonano in piazza a dire a tutti che anche quest'anno è finita, solo la gara però, perché adesso comincia la festa e quando si balla in tutte le piazze e il vino non finisce mai e la notte non vuol lasciar spazio all'alba ecco che si spiegano tutte le...disfunzioni...
non racconto di più perché non avrebbe senso...per capire bisogna andare, l'appuntamento è ogni 15 di maggio.

domenica 9 maggio 2010

MANIPOLAZIONE

stavo leggendo visto che fuori, come al solito da una settimana, piove...
ho sentito la necessità di riportare un piccolo estratto del libro, giusto uno spunto di riflessione.

da "la scommessa della decrescita" di Serge Latouche:

"(...) E' invece più difficile smascherare la manipolazione fatta dalla pubblicità e gli effetti della sua denuncia sono ancora più limitati. In alcuni casi, la manipolazione consapevole e sistematica raggiunge livelli di cinismo difficilmente superabili, come testimoniano le tristemente note dichiarazioni del direttore dell'emittente privata francese TF1, Patrick Le Lay: "Ci sono molti modi di parlare in televisione. Ma all'interno di una prospettiva di 'business', dobbiamo essere realisti: fondamentalmente, il compito di una televisione come la nostra, è aiutare Coca-Cola, per esempio, a vendere il suo prodotto. Ora, affinché un messaggio pubblicitario sia percepito, è necessario che il cervello del telespettatore sia disponibile. Le nostre trasmissioni hanno il compito di renderlo disponibile divertendolo e distraendolo tra un messaggio e l'altro. Noi vendiamo a Coca-Cola tempo di cervello umano disponibile"."

lascio le riflessioni a voi che per caso capiterete da queste parti, da parte mia posso solo dire che da quando non ho più la televisione sto decisamente meglio.

storia di una perugina catapultata a Torino

ieri finalmente ho comprato una guida, una piccola guida, di quelle che in borsa non pesano né danno fastidio, ma scritta bene, senza troppe foto e con tanti dettagli sulla città.
ora non mi resta che mettermi in cammino e continuare ad esplorare sperando di incontrare più di un'anima disposta ad aiutarmi ad ampliare quelle 200 paginette su Torino appena uscite dalla libreria.
...
mescolando pensieri e passi
viene fuori la città
mixando odori e sapori
troviamo la tranquillità
continuo a cambiare strada
e
pian piano scoprirò
la realtà
...

N.B.
oggi ero in vena di rime!!! ;)


sabato 8 maggio 2010

...abbandono...

non capisco le persone, o meglio, certe persone:
quelle che non chiamano perché potresti chiamare tu, quelle che aspettano senza far nulla perché magari succede qualcosa, quelle che guardano e criticano ma non fanno mai, quelle che hanno spesso ragione ma non ammettono di aver sbagliato, quelle che si offendono per la critica di un amico e si fiondano tra le braccia del conoscente che non darà loro mai torto perché in realtà non gli interessa minimamente, quelle che danno per scontata l'amicizia illudendosi di poter evitare di coltivarla, quelle che pensano di essere migliori degli altri perché credono in qualcosa o in qualcuno o in un dio, quelle che spariscono e poi tornano solo quando crolla il loro castello e non sanno più da che parte andare, quelle che sperano e continuano solo a sperare, quelle che si dimenticano di tutto in fretta e facilmente ma ricordano sempre quanti cent. devi ancora dar loro...
ognuno ha i suoi limiti in fondo...io non capisco e probabilmente non capirò mai...

giovedì 6 maggio 2010

284&220


sei rude
ogni tanto
ma è anche questo che mi piace
passano i giorni
e siamo lontani
il telefono è diventato una corda
ci tiene stretti,
avvinghiati
e anche se senza parole
ascoltiamo le nostre giornate scorrere
in attesa
di toccarci di nuovo
...
284 e 220
...