venerdì 10 settembre 2010

vent'anni

qualcuno una volta disse...

"perché a vent'anni tutto è ancora intero, perché a vent'anni è tutto un chi lo sa, a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell'età"...


mi trovo a pensare che tutto questo diventar seri per forza, perché siamo cresciuti ed è giusto così, mi stia facendo perdere troppo di quella "stupida stupidità" di cui avrei invece un gran bisogno
mi chiedo: perché in questa strana congiuntura mondiale ci sono guerriglieri di sette anni, escort di undici, fumatori incalliti di tredici, cocainomani di quindici, stressate in-piena-menopausa di venti, casalinghe con uscite negate di venticinque, vecchi di trenta...?
dove sono finite tutte quelle balle? e soprattutto perché mi dovrei sentire fuori luogo se ogni tanto ancora mi va di fare la venticinquenne a venticinque anni?! 
 

3 commenti:

  1. ahahaha bella domanda... a Napoli diciamo che: "ognun a cant comm'vò" - ognuno è libero di cantare la canzone come gli pare. La canzone ovviamente è la vita e tu sei libera di interpretarla come cacchio ti pare.

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  2. già...e forse passare il sabato sera a fare conti non è proprio il giusto modo per assecondare il mio spirito! questione su cui riflettere... ;)

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  3. Anche io molte volte odio questa sensazione..odio..sentirmi..e soprattutto dovermi sentire..più grande...tornare indietro quanto mi piacerebbe...quella leggerezza..e ingenuità...che basta un niente..per risollevare ogni cosa...condivido appieno il tuo pensiero

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