domenica 27 novembre 2011
venerdì 4 novembre 2011
spinte
“Dobbiamo prepararci alla possibilità che a volte piccoli eventi producano grandi cambiamenti, e che questi cambiamenti siano rapidissimi… Guardate il mondo intorno a voi. Può sembrarvi un luogo immobile, implacabile. Ma non lo è. Basta una piccola spinta – nel punto giusto – e si può capovolgere”
Malcom Gladwell, Il punto critico
Malcom Gladwell, Il punto critico
martedì 25 ottobre 2011
to learn
ho imparato che se metti a lavare le lenzuola piegate, poi le tiri fuori piegate
ho imparato che le lavatrici è meglio stenderle alle una di notte, ma non so perché
ho imparato che se nessuno si è mai prodigato per darti uno strappo a casa, si può sempre tornare da soli
ho imparato che se qualcuno poi lo fa insistendo, la cosa quasi ti urta
ho imparato che essere forti è più facile che essere fragili, ma anche stavolta non so perché
ho imparato che qualche volta una serata non significa niente, ma che pensarci fa sempre bene
ho imparato che se non dormi la giornata diventa molto più intensa e lo so perché non dormo
ho imparato che a volte le differenze regionali contano, ma che condividere le differenze è molto più interessante
ho imparato a essere cattiva tanto tempo fa e a questo non so come porre rimedio
ho imparato che ogni giorno bisogna imparare qualcosa di nuovo perché è questo che ci rende vivi
ho imparato che "storia diversa per gente normale, storia comune per gente speciale"
ho imparato che le lavatrici è meglio stenderle alle una di notte, ma non so perché
ho imparato che se nessuno si è mai prodigato per darti uno strappo a casa, si può sempre tornare da soli
ho imparato che se qualcuno poi lo fa insistendo, la cosa quasi ti urta
ho imparato che essere forti è più facile che essere fragili, ma anche stavolta non so perché
ho imparato che qualche volta una serata non significa niente, ma che pensarci fa sempre bene
ho imparato che se non dormi la giornata diventa molto più intensa e lo so perché non dormo
ho imparato che a volte le differenze regionali contano, ma che condividere le differenze è molto più interessante
ho imparato a essere cattiva tanto tempo fa e a questo non so come porre rimedio
ho imparato che ogni giorno bisogna imparare qualcosa di nuovo perché è questo che ci rende vivi
ho imparato che "storia diversa per gente normale, storia comune per gente speciale"
lunedì 24 ottobre 2011
domenica 16 ottobre 2011
les yeux qui brillent d'une femme qui se déshabille
quando in neuroni corrono da soli incontrollabili
quando le ginocchia si piegano
quando i km sono troppi
quando una meravigliosa settimana sembra non ci sia stata affatto
quando in testa si autoproietta un film forse inesistente
quando il film invece è totalmente reale
quando tutto ti sconvolge nel profondo
...
quando non si sa più cosa fare
è meglio pensare a tutto il fantastico che andrebbe irrimediabilmente perso
e rimettersi in carreggiata dando una bella scossa a quelle stupide connessioni deviate!
giovedì 29 settembre 2011
marrakech express
IL CIGNO NERO SCALPITA
LA VALIGIA PER FORTUNA E' QUASI PRONTA
IO NON SO SE LO SONO
NELL'ATTESA DI SCOPRIRLO EVITO DI ASCOLTARE LA MIA TESTA
giovedì 22 settembre 2011
venerdì 9 settembre 2011
giovedì 8 settembre 2011
voglia
altalenanti momenti cerebralmente distruttivi
voglia della pelle di un uomo e di gelatine alla frutta
quelle con lo zucchero aspro intorno
repulsione totale verso formule e parole
la mia mente sembra solo sopportare la tonificante e preparatoria lettura riguardante l'imminente viaggio in terra marocchina
giovedì 25 agosto 2011
buio, cervello e amore?!?!
due o forse tre "allegre" settimane dopo il mio rientro nella casa natale cerco il modo di dileguarmi in maniera rapida e indolore.
caldo soffocante e noia mortale, niente vacanze che si possano chiamare tali, un uomo infortunato per almeno dieci giorni, studio impossibilitato dalle solite manie della mia vecchia dimora.
immersa nella "gioia" che il rendermi conto di tutto questo mi provoca, cerco di trovare un treno che non offenda nessuno, ma la necessità di rientrare nella calda, ma se non altro conciliante, Torino è davvero impellente...
scusate l'assenza...ma in tutto questo ho almeno cercato di riposarmi un po' gli occhi e anche di lasciare in pace per qualche ora il mio amato e fedele pc!
mercoledì 13 luglio 2011
angry
giovedì 7 luglio 2011
lunedì 27 giugno 2011
slancio decrescente
...comincio a diventare discretamente monotona...anche nei post!
chiedo scusa! ;)
sarà colpa dell'umidità!!!!!
24
"Come possono essere meravigliose le ventiquattro ore di una giornata se vengono sfruttate appieno."
incredibilmente meravigliose mi viene da dire
negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di poter apprezzare anche trenta ore di lavoro continuativo "senza più mangiare, senza più dormire" per uno scopo, per assecondare una passione che mi ha rubato l'anima
tornare a casa e sentirsi soddisfatti
stanchi
ma totalmente soddisfatti
e poco importava se solo le successive tre ore sarebbero potute essere dedicate al sonno
due, ormai, settimane di stop
e mi sento come svuotata
svogliata
e senza concentrazione
in uno stato di apatia che detesto e che mi impedisce di funzionare
che mi impedisce di tirar fuori quella parte di me che sotto pressione lavora benissimo
e che è in grado di rendere il massimo
sto cercando di farmi rubare di nuovo l'anima
da qualcosa di un po' diverso
ma che è stato la base e sarà il futuro di ciò che in questi mesi ha preso vita
cerco semplicemente di tornare fuori giri...e restare lì!
incredibilmente meravigliose mi viene da dire
negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di poter apprezzare anche trenta ore di lavoro continuativo "senza più mangiare, senza più dormire" per uno scopo, per assecondare una passione che mi ha rubato l'anima
tornare a casa e sentirsi soddisfatti
stanchi
ma totalmente soddisfatti
e poco importava se solo le successive tre ore sarebbero potute essere dedicate al sonno
due, ormai, settimane di stop
e mi sento come svuotata
svogliata
e senza concentrazione
in uno stato di apatia che detesto e che mi impedisce di funzionare
che mi impedisce di tirar fuori quella parte di me che sotto pressione lavora benissimo
e che è in grado di rendere il massimo
sto cercando di farmi rubare di nuovo l'anima
da qualcosa di un po' diverso
ma che è stato la base e sarà il futuro di ciò che in questi mesi ha preso vita
cerco semplicemente di tornare fuori giri...e restare lì!
domenica 26 giugno 2011
zzzzz......
"Eppure le sue facoltà intellettive non dovevano essere così turbate e sconvolte, perché gli unici ricordi che conserva [...] sono quelli di un sonno immenso, come riesce a essere voluttuoso il sonno, la sonnolenza, quando piano piano s'insedia nel tuo corpo (o nel tuo campo d'azione), impossibile non arrendersi, non abbracciarla, i suoi tentacoli seducenti l'affondano, la stanno affondando, l'avevano affondata in un delizioso nulla, [...]."
Marcela Serrano
"Arrivederci Piccole Donne"
martedì 21 giugno 2011
6 mesi in 2 minuti
gli ultimi mesi sono stati sempre al massimo, tanto che la mia realtà sembrava molto più veloce di quella percepita dal resto del mondo:
una settimana di pausa è volata altrettanto in fretta
e ora mi sforzo di riportarmi a limitatore e ricominciare...
una settimana di pausa è volata altrettanto in fretta
e ora mi sforzo di riportarmi a limitatore e ricominciare...
martedì 7 giugno 2011
once upon a time...
...I could control myself...
once upon a time...
...I could lose myself...
once upon a time...
...I could love myself...
...I could love you...
nottate strane si susseguono sorprendenti e irriverenti
mi sveglio sempre più persa tra i pensieri
e in equilibrio veloce su una linea sottile
once upon a time...
...I could lose myself...
once upon a time...
...I could love myself...
...I could love you...
nottate strane si susseguono sorprendenti e irriverenti
mi sveglio sempre più persa tra i pensieri
e in equilibrio veloce su una linea sottile
mercoledì 1 giugno 2011
back...
riemersa da cavi, pistoni e ruote dentate
rientrata a torino da 10 giorni incredibili e la prima esperienza in pit lane
tornata con tanta consapevolezza in più da una parte
e dall'altra con tanti dubbi in più
quando sorprendi te stessa giorno dopo giorno e ti accorgi di cambiare di conseguenza
i binari della tua vita non sembrano più tanto paralleli
se poi aggiungiamo un bello scippo serale sotto la pioggia
nella solitudine della mia quotidianità torinese
e qualcuno che lontano al telefono ti consiglia di stare a casa
i pensieri diventano mattoni rosa volanti che ogni tanto arrossiscono e decidono di franare tra i miei neuroni modificandone la struttura e le connessioni
alla fine, un'unica certezza...posso stare solo a limitatore!
solo lì funziono...
rientrata a torino da 10 giorni incredibili e la prima esperienza in pit lane
tornata con tanta consapevolezza in più da una parte
e dall'altra con tanti dubbi in più
quando sorprendi te stessa giorno dopo giorno e ti accorgi di cambiare di conseguenza
i binari della tua vita non sembrano più tanto paralleli
se poi aggiungiamo un bello scippo serale sotto la pioggia
nella solitudine della mia quotidianità torinese
e qualcuno che lontano al telefono ti consiglia di stare a casa
i pensieri diventano mattoni rosa volanti che ogni tanto arrossiscono e decidono di franare tra i miei neuroni modificandone la struttura e le connessioni
alla fine, un'unica certezza...posso stare solo a limitatore!
solo lì funziono...
domenica 1 maggio 2011
would you lie with me and just forget the world?
ho sempre pensato che le persone siano potenzialmente interessanti
e quando mi capita di uscire nella solitudine dei miei pensieri
tendo a di bloccare il filo continuo nella mia testa per ascoltarle...
le osservo, le scruto da lontano cercando di captare piccoli frammenti della loro storia.
dettagli, abitudini, modi di dire e fare.
e così una cena solitaria non diventa triste ma
al contrario
prende sempre una piega diversa e sorprendente.
ascolto storie
scandaglio le espressioni di visi solcati da esperienze diverse
senza farmi vedere noto nel dettaglio quello che ognuna di queste anime ha nel bicchiere
perché spesso il liquido all'interno può dire tante cose.
adoro viaggiare con la mente cercando di capire le differenze nel mondo che mi circonda.
nel mio bicchiere stasera c'era vino bianco: non impegnativo ma adatto a rilassare un cervello fin troppo gonfio di informazioni e scadenze; la quantità, giusta per assaporare, degustare, rilassarsi e dimenticare per un attimo che tra fin troppo poche ore si ricomincia a marciare, anche se è domenica e anche se è la festa dei lavoratori...
la passione si esprime in tanti modi, e io mi sento così piena di passione che devo esprimerla in tutte le maniere che trovo...
stasera mi viene da augurare al mondo di continuare a girare non per necessità, non per denaro, non per dovere...ma solo per passione!
venerdì 22 aprile 2011
my sweet bed
domenica 10 aprile 2011
e...100
giornate infinite mi hanno tenuta lontano dalle mie riflessioni
ho aspettato, per scrivere questo centesimo post, di avere un momento di libertà
la prima domenica tranquilla dopo tanto tempo
la prima dormita vera da non so quanto (dalle 6 del mattino alle 4 del pomeriggio)
una serata sufficientemente alcoolica da lasciare i pensieri e gli impegni lontani almeno per qualche ora
una serata in cui ho lasciato che la mia parte seria restasse chiusa a casa
e che uscisse il cigno nero che scalpitava incatenato
adesso se ne starà tranquillo per un po'
non rimane che portare il mio corpo a fare una passeggiata lungo fiume cercando di immagazzinare più luce possibile e la giornata sarà perfetta
ho aspettato, per scrivere questo centesimo post, di avere un momento di libertà
la prima domenica tranquilla dopo tanto tempo
la prima dormita vera da non so quanto (dalle 6 del mattino alle 4 del pomeriggio)
una serata sufficientemente alcoolica da lasciare i pensieri e gli impegni lontani almeno per qualche ora
una serata in cui ho lasciato che la mia parte seria restasse chiusa a casa
e che uscisse il cigno nero che scalpitava incatenato
adesso se ne starà tranquillo per un po'
non rimane che portare il mio corpo a fare una passeggiata lungo fiume cercando di immagazzinare più luce possibile e la giornata sarà perfetta
mercoledì 30 marzo 2011
domenica 20 marzo 2011
odissea di serate tristi
ho bisogno...
ho bisogno di persone con cui poter mettere i tacchi e dire che poi mi fanno male i piedi
ma mi piacciono e li metto lo stesso
ho bisogno di persone con cui poter bere una birra e potermene prendere altre due
senza dover dare giustificazioni
ho bisogno di persone con cui poter bere anche una grappa e un'altra birra
senza che nessuno si scandalizzi
ho bisogno di poter ridere parlando di cazzate e arrabbiarmi parlando di cose serie
senza dover escludere nessuna delle due
ho bisogno di amiche che non sanno nulla di motori
ma che se gliene parlo mi stanno comunque ad ascoltare
ho bisogno di poter mostrare di essere una donna anche se puzzo di grasso e benzina
senza dover far finta che una delle due metà non faccia parte di me
ho bisogno del mio uomo che apprezza la mia passione e il mio essere donna
e non si scompone se guido a 190 km/h con la sua macchina
ho bisogno di persone che mi accompagnino a casa quando è davvero necessario
ma che non si sconvolgano se dopo che mi hanno portata a casa faccio finta di entrare e esco di nuovo a finire la serata in solitudine
ho bisogno di poter urlare di piacere
perché in questo non vedo nulla di male
ho bisogno di persone che abbiano la volontà di imparare a conoscere le mie mille vite
senza farmele tenere tutte separate
...
chiedo troppo?!
...
forse ho solo bisogno delle mie persone! quelle che i km non scalfiscono
e che sanno con chi hanno a che fare!
vi voglio bene tesori miei!!!!!
ho bisogno di persone con cui poter mettere i tacchi e dire che poi mi fanno male i piedi
ma mi piacciono e li metto lo stesso
ho bisogno di persone con cui poter bere una birra e potermene prendere altre due
senza dover dare giustificazioni
ho bisogno di persone con cui poter bere anche una grappa e un'altra birra
senza che nessuno si scandalizzi
ho bisogno di poter ridere parlando di cazzate e arrabbiarmi parlando di cose serie
senza dover escludere nessuna delle due
ho bisogno di amiche che non sanno nulla di motori
ma che se gliene parlo mi stanno comunque ad ascoltare
ho bisogno di poter mostrare di essere una donna anche se puzzo di grasso e benzina
senza dover far finta che una delle due metà non faccia parte di me
ho bisogno del mio uomo che apprezza la mia passione e il mio essere donna
e non si scompone se guido a 190 km/h con la sua macchina
ho bisogno di persone che mi accompagnino a casa quando è davvero necessario
ma che non si sconvolgano se dopo che mi hanno portata a casa faccio finta di entrare e esco di nuovo a finire la serata in solitudine
ho bisogno di poter urlare di piacere
perché in questo non vedo nulla di male
ho bisogno di persone che abbiano la volontà di imparare a conoscere le mie mille vite
senza farmele tenere tutte separate
...
chiedo troppo?!
...
forse ho solo bisogno delle mie persone! quelle che i km non scalfiscono
e che sanno con chi hanno a che fare!
vi voglio bene tesori miei!!!!!
domenica 13 marzo 2011
venerdì 11 marzo 2011
ieri...un anno fa
ieri...un anno fa, questo blog ha preso vita.
ieri...un anno fa, ho deciso di condividere un po' di pensieri.
oggi...mi rendo conto
oggi...mi rendo conto
che questa è la valvola di sfogo per i miei attimi bui...
e ogni tanto anche per quelli luminosi...
giovedì 10 marzo 2011
extreme sensation
il mio corpo mi rema contro, ha deciso di punirmi da sempre e continua inesorabile a farlo. che io gli presti attenzione o no gli è ormai indifferente. che lo curi e lo coccoli non gli interessa minimamente. l'unica cosa che lo soddisfa è punirmi nei momenti e con i modi meno opportuni. gode a distruggere il mio cervello lentamente, in maniera sottile. è come un bambino capriccioso. lo sento lontano, distaccato, ma senza alternativa appiccicato su di me. a volte sogno la tentazione di fargli scherzi cattivi mentre dorme. ma quella peste sa come rispedire tutto al mittente e così mi accascio sul letto e aspetto che sua maestà decida di lasciarmi in pace...
martedì 8 marzo 2011
lunedì 7 marzo 2011
lost butterfly
l'anima socchiusa
guarda in dentro e ha paura
guarda fuori e ha terrore
cerca conforto nel pensiero logico
ma il cervello non collabora
è entrato in sciopero da giorni
chissà poi perché
il cuore continua a funzionare
ma a tratti si blocca anche lui spaventato
gli occhi vorrebbero piangere ma qualcosa impedisce loro di liberarsi del peso accumulato
i polmoni cercano conforto nel piacevole fumo tanto l'aria pulita è lontana
le mani ormai rassegnate all'attesa sperano in un contatto
i piedi sognano la sabbia fine e bianca
di terre perdute
io li ascolto tutti...incapace di accontentarli
domenica 6 marzo 2011
suono sordo
cervello in esplosione
naso chiuso
pile di pagine ancora da fare
aspirina in circolo
camera in subbuglio
MALEDIZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
giovedì 3 marzo 2011
martedì 1 marzo 2011
ieri...un anno fa
ieri...è esattamente un anno che sono approdata nella mia nuova dimensione
cambiata città, cambiata vita
un anno che è volato in un lampo
una scarica di piacevole adrenalina
che qualche volta è salita a mille, qualche altra si è un po' affievolita
ma è rimasta in ogni caso piacevole
un anno di relazione al telefono
che continua a funzionare anche se ora i cellulari li odiamo
un anno di facce nuove
e menti nuove
qualcuna mi piace, qualche altra meno
un anno che ha ricucito qualche strappo
un anno in cui ho capito alcuni errori, alcuni li ho ripetuti, alcuni li ho sperimentati
...un anno...in fondo è solo un anno.
cambiata città, cambiata vita
un anno che è volato in un lampo
una scarica di piacevole adrenalina
che qualche volta è salita a mille, qualche altra si è un po' affievolita
ma è rimasta in ogni caso piacevole
un anno di relazione al telefono
che continua a funzionare anche se ora i cellulari li odiamo
un anno di facce nuove
e menti nuove
qualcuna mi piace, qualche altra meno
un anno che ha ricucito qualche strappo
un anno in cui ho capito alcuni errori, alcuni li ho ripetuti, alcuni li ho sperimentati
...un anno...in fondo è solo un anno.
odio tante cose, ma oggi in particolare...
Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che "vivere vuol dire essere partigiani". Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. E' la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica.
L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità; e ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all'intelligenza e la strozza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, il possibile bene che un atto eroico (di valore universale) può generare, non è tanto dovuto all'iniziativa dei pochi che operano, quanto all'indifferenza, all'assenteismo dei molti. Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. La fatalità che sembra dominare la storia non è altro appunto che apparenza illusoria di questa indifferenza, di questo assenteismo. Dei fatti maturano nell'ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e passioni personali di piccoli gruppi attivi, e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. E questo ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo? Ma nessuno o pochi si fanno una colpa della loro indifferenza, del loro scetticismo, del non aver dato il loro braccio e la loro attività a quei gruppi di cittadini che, appunto per evitare quel tal male, combattevano, di procurare quel tal bene si proponevano.
I più di costoro, invece, ad avvenimenti compiuti, preferiscono parlare di fallimenti ideali, di programmi definitivamente crollati e di altre simili piacevolezze. Ricominciano così la loro assenza da ogni responsabilità. E non già che non vedano chiaro nelle cose, e che qualche volta non siano capaci di prospettare bellissime soluzioni dei problemi più urgenti, o di quelli che, pur richiedendo ampia preparazione e tempo, sono tuttavia altrettanto urgenti. Ma queste soluzioni rimangono bellissimamente infeconde, ma questo contributo alla vita collettiva non è animato da alcuna luce morale; è prodotto di curiosità intellettuale, non di pungente senso di una responsabilità storica che vuole tutti attivi nella vita, che non ammette agnosticismi e indifferenze di nessun genere.
Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano nel sacrifizio; e colui che sta alla finestra, in agguato, voglia usufruire del poco bene che l'attività di pochi procura e sfoghi la sua delusione vituperando il sacrificato, lo svenato perché non è riuscito nel suo intento.
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci
L'indifferenza è il peso morto della storia. E' la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica.
L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità; e ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all'intelligenza e la strozza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, il possibile bene che un atto eroico (di valore universale) può generare, non è tanto dovuto all'iniziativa dei pochi che operano, quanto all'indifferenza, all'assenteismo dei molti. Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. La fatalità che sembra dominare la storia non è altro appunto che apparenza illusoria di questa indifferenza, di questo assenteismo. Dei fatti maturano nell'ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e passioni personali di piccoli gruppi attivi, e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. E questo ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo? Ma nessuno o pochi si fanno una colpa della loro indifferenza, del loro scetticismo, del non aver dato il loro braccio e la loro attività a quei gruppi di cittadini che, appunto per evitare quel tal male, combattevano, di procurare quel tal bene si proponevano.
I più di costoro, invece, ad avvenimenti compiuti, preferiscono parlare di fallimenti ideali, di programmi definitivamente crollati e di altre simili piacevolezze. Ricominciano così la loro assenza da ogni responsabilità. E non già che non vedano chiaro nelle cose, e che qualche volta non siano capaci di prospettare bellissime soluzioni dei problemi più urgenti, o di quelli che, pur richiedendo ampia preparazione e tempo, sono tuttavia altrettanto urgenti. Ma queste soluzioni rimangono bellissimamente infeconde, ma questo contributo alla vita collettiva non è animato da alcuna luce morale; è prodotto di curiosità intellettuale, non di pungente senso di una responsabilità storica che vuole tutti attivi nella vita, che non ammette agnosticismi e indifferenze di nessun genere.
Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano nel sacrifizio; e colui che sta alla finestra, in agguato, voglia usufruire del poco bene che l'attività di pochi procura e sfoghi la sua delusione vituperando il sacrificato, lo svenato perché non è riuscito nel suo intento.
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci
lunedì 28 febbraio 2011
martedì 22 febbraio 2011
time

troppa casa
troppo tempo sprecato dietro una materia che non mi serve
troppo tempo sprecato dietro pensieri inutili
troppo tempo
troppo poco tempo
scorre e lo rincorro
non riesco a raggiungerlo
e
vorrei invece superarlo
vorrei saper dilatarlo a mio piacimento
...delirio...
domenica 20 febbraio 2011
mercoledì 9 febbraio 2011
volo
sveglia presto, di buonumore, musica in sottofondo, una tazza gigante di caffè, finestra aperta per far entrare un po' di buon freddo per i neuroni, quel paio d'ore prima di iniziare davvero la giornata che mi danno il tempo di ascoltare me stessa...
martedì 1 febbraio 2011
condivido
stasera condivido con me stessa un po' di pace
un po' di sana soddisfazione
una punta di superbia
e un dito di ambrato matusalem.
un po' di sana soddisfazione
una punta di superbia
e un dito di ambrato matusalem.
domenica 30 gennaio 2011
snowflake
voglia di respirare neve
in questa giornata senz'auto...
la nottata da Giancarlo mi ha ispirata
niente letto, niente pisoli, niente giornate pigre e inutili
...
esco a respirare neve
in questa giornata senz'auto...
la nottata da Giancarlo mi ha ispirata
niente letto, niente pisoli, niente giornate pigre e inutili
...
esco a respirare neve
martedì 25 gennaio 2011
ma vaf...
maiomichiedomacomecazzoèpossibileporcadiunaputtanazzaanzinocheinquestomomentoquestaparolanonsipuòdiresembraouncomplimentooppuremidiconochescrivocoseturpiebugiardeanchesestosoloinveendocontroquestoschifodipostodovelagentenonsiincazzaabbastanzamaquandovidecidereteamandarlituttiaffanculosiavetecapitobenetuttiaffanculoooooooooooooooooooooooooooooooooeaddiopsescirvotuttoattaccatocosìleparolaccesivedonodimenomasisentonolostesso
lunedì 24 gennaio 2011
good night and good luck
giovedì 20 gennaio 2011
mercoledì 19 gennaio 2011
it's long long night
lunga è la notte passata da sola
il sonno spezzato dal silenzio e
quando arriva mattino
sento una sveglia che ancora non ha suonato
venerdì 14 gennaio 2011
nervous
quando sono nervosa o agitata ci sono pochissime cose che riescono a tranquillizzarmi almeno per qualche ora.
una di queste è comprare, ma non comprare a vanvera qualsiasi cosa mi capiti a tiro, il mio acquistare è molto più mirato: SCARPE!
(ah, sai che novità una donna che vuole comprare scarpe...si lo so lo so...che ci volete fare?!)
e più sono nervosa più tendo a comprare scarpe esagerate...
bé, questo è il risultato della giornata di oggi:
una di queste è comprare, ma non comprare a vanvera qualsiasi cosa mi capiti a tiro, il mio acquistare è molto più mirato: SCARPE!
(ah, sai che novità una donna che vuole comprare scarpe...si lo so lo so...che ci volete fare?!)
e più sono nervosa più tendo a comprare scarpe esagerate...
bé, questo è il risultato della giornata di oggi:
giovedì 13 gennaio 2011
voglia di cambiamenti
come avevo già scritto tempo fa...ogni tanto mi prende, mi assale, la sento risalire da dentro forte e impetuosa, una certa voglia di cambiare.
si tratta di mutare qualche piccolo dettaglio e riesco subito a placarla, la faccio rientrare dentro di me, sopita per qualche altro giorno...
i capelli non mi sono bastati per questa settimana e così mi sono buttata sul blog...questo giallo mi ha ispirata stasera...
si tratta di mutare qualche piccolo dettaglio e riesco subito a placarla, la faccio rientrare dentro di me, sopita per qualche altro giorno...
i capelli non mi sono bastati per questa settimana e così mi sono buttata sul blog...questo giallo mi ha ispirata stasera...
lunedì 10 gennaio 2011
su&giù,qua&là
tornata a casa...
o forse ripartita da casa?
spaesamento, non lo so più
confusione, qui, lì, qui...
km e km
l'unica certezza
mercoledì 5 gennaio 2011
momenti mattutini
"l'angoscia sento questo
un po' di vino questo mi va
voglia di bestemmiare" questa la assecondo
martedì 4 gennaio 2011
ritorno (breve) alle origini
momentaneamente seduta su un tavolo che fa riaffiorare ricordi a tratti terribili, a tratti noiosi, a piccolissimi tratti esaltanti...
tornata a casa per le feste, dopo quindici giorni di cazzeggio semitotale, sono andata alla ricerca di una rete wireless per riprendere in mano le fila dei miei pensieri e dei miei studi soprattutto!
e qui torniamo al tavolo: infatti la rete in questione è quella della mia vecchia facoltà di ingegneria di Pg dove tanto tempo ho passato...
mi sembra tutto così lontano, piccolo, familiare e talmente poco stimolante...
incontri fugaci, vecchie conoscenze, quattro chiacchiere
tutto è cambiato per me mentre qui è tutto esattamente identico a prima
anche le bacheche sembrano avere su sempre gli stessi annunci...
ma forse è tutto dentro la mia testa, queste sensazioni sono causate dal distacco tanto voluto, in fondo per quasi un anno non sono nemmeno riuscita a tornare qui...
metto uno stop alle mie divagazioni mentali mattutine e concludo con un grosso grosso
tornata a casa per le feste, dopo quindici giorni di cazzeggio semitotale, sono andata alla ricerca di una rete wireless per riprendere in mano le fila dei miei pensieri e dei miei studi soprattutto!
e qui torniamo al tavolo: infatti la rete in questione è quella della mia vecchia facoltà di ingegneria di Pg dove tanto tempo ho passato...
mi sembra tutto così lontano, piccolo, familiare e talmente poco stimolante...
incontri fugaci, vecchie conoscenze, quattro chiacchiere
tutto è cambiato per me mentre qui è tutto esattamente identico a prima
anche le bacheche sembrano avere su sempre gli stessi annunci...
ma forse è tutto dentro la mia testa, queste sensazioni sono causate dal distacco tanto voluto, in fondo per quasi un anno non sono nemmeno riuscita a tornare qui...
metto uno stop alle mie divagazioni mentali mattutine e concludo con un grosso grosso
BUON ANNO!!!!!
Iscriviti a:
Post (Atom)